A padron Marcello


Chi ha fabbricato a Roma er Vaticano,
er Campidojo, er Popolo, Castello?
Furno Romolo e Remolo, Marcello:
che nisun de li dua era Romano!

Ma volenno uno e l’antro èsse sovrano
de ‘sto paese novo accusì bello,
er fratello nemico der fratello,
vennero a patti cor cortello in mano!

Le cortellate agnedero a le stelle
e Roma diventò dar primo giorno
com’è oggi: ‘na torre de Babbelle.

De li sfrizzoli, ognuno ebbe li sui
e Roma, queli dua la liticorno,
poi venne er papa, e se la prese lui!


G.G.BELLI


Nota
Abbiamo preferito scrivere con termini e grafia attuale, evitando la scrittura diacritica originale belliana, per migliore interpretazione del lettore.

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